Fashion e lusso: il punto su sostenibilità, Made in Italy e consumi globali

(5 min di lettura)
Marketing del lusso

Sviluppo Sostenibile, Made in Italy e Consumi Globali nel mondo della moda e del lusso sono stati i temi della quarta edizione del Fashion & Luxury Talk curata da RCS Academy in collaborazione con il Corriere della Sera.

Fashion & Luxury talk

Made in Italy: un valore inestimabile

L’intervento di Diego Della Valle, presidente del Gruppo Tod’s, ha dato il via agli speech della mattinata, evidenziando l’importanza di preservare e ampliare il patrimonio di lusso e Made in Italy come un valore inestimabile.

Della Valle ha sottolineato che in passato spesso si è sottovalutata l’importanza del marketing per promuovere il nostro paese. Oggi è fondamentale garantire un’identità autentica del Made in Italy e incoraggiare i giovani ad avviare imprese legate a questa filosofia, fornendo sostegno alle piccole imprese che si affacciano a nuovi mercati e che non hanno la stessa forza dei grandi brand.

La moda come strumento di espressione secondo Pierpaolo Piccioli

L’intervento che più mi è piaciuto è stato quello di Pierpaolo Piccioli, Direttore Creativo della Maison Valentino, che ha rivelato la sua visione unica di moda come strumento di espressione
Con il suo approccio innovativo e audace, Piccioli ha dimostrato che l’abito può essere molto più di un semplice capo di vestiario, trasformandosi in un autentico strumento per esprimere valori e messaggi profondi, un mezzo per raccontare storie, trasmettere emozioni e sfidare le norme predefinite.
La sfilata Piazza di Spagna è stata l’occasione per raccontare il momento storico attuale attraverso gli abiti di alta moda e le persone che li indossavano: persone nere, ragazzi no gender e uno skater che indossava un vestito di chiffon. Questo non ha voluto essere solo una provocazione, ma un modo per promuovere inclusività e l’uguaglianza e raccontare ciò che accade nel mondo, “un grande fuck you a tutti gli anti democratici presenti nel mondo”.
Durante la conferenza stampa della sfilata, a Piccioli è stato chiesto quanti fiori adornassero il vestito, ma lui ha risposto che non vuole essere lo stilista che si preoccupa dei dettagli floreali, bensì quello che racconta. La sua ambizione è essere profondamente immerso nella conversazione, per questo ha scelto la moda come suo linguaggio espressivo.


Photos courtesy Maison Valentino – Valentino The Beginning Haute Couture

La resilienza del settore lusso tra domanda e nuove opportunità di mercato

Filippo Bianchi, Managing Director & Senior Partner di BCG, ha analizzato la situazione attuale del settore del lusso e i cambiamenti che si stanno verificando a livello globale.

Bianchi ha evidenziato come la domanda di beni di lusso sia sempre elevata, nonostante l’inflazione. Inoltre ha sottolineato che la fascia più consistente dei consumatori del lusso continua ad essere rappresentata da coloro che sono nella crisi e che, nonostante la volatilità dei mercati, mantengono il loro interesse per i prodotti di alta gamma. 

Un punto chiave che determinerà l’evoluzione del mercato del lusso, è la ripresa dell’afflusso di turisti provenienti da Cina e Asia.
Anche il mercato indiano, che attualmente può sembrare relativamente piccolo, si prevede che triplicherà entro il 2030. Questo mercato potrebbe quindi riservare delle sorprese e offrire nuove opportunità per le aziende del settore del lusso.

Le imprese del settore stanno reagendo a questa fase di cambiamento diventando più agili e pronte a adattarsi rapidamente alle nuove dinamiche di mercato. Ci sono meno punti fermi rispetto al passato e si sta registrando una forte crescita delle vendite online, il che rende sempre più obsoleto pensare a online e offline come canali separati.

Digitalizzazione e formazione: la chiave per una moda più sostenibile

La sostenibilità è stata un tema centrale durante l’evento. Davide Tonon, Head of Climate Strategies Southern Europe di Carbonsink, ha sottolineato che “il settore del fashion è uno dei settori con impatto maggiore sull’ambiente, è necessario un cambio di passo”.

Questa consapevolezza sta spingendo le aziende della moda a valutare l’impatto ambientale dell’intera filiera del fashion, non limitandosi solo al prodotto finale. Tonon ha evidenziato come l’adozione di pratiche più ecologiche sia diventata imprescindibile per rispondere alle esigenze dei consumatori e dell’ambiente. In questo contesto, Tonon ha sottolineato l’importanza della formazione e della digitalizzazione anche nel settore fashion. Le aziende devono acquisire le competenze necessarie per misurare e valutare l’impatto ambientale delle proprie attività, adottando strumenti e tecnologie innovative. Questo processo di digitalizzazione consente una maggiore trasparenza e tracciabilità lungo l’intera catena di produzione, permettendo alle aziende di identificare punti critici e implementare soluzioni sostenibili.

La valorizzazione del brand nell’esperienza d’acquisto secondo Zegna

Molto interessante l’intervento di Edoardo Zegna, Chief Marketing, Digital & Sustainability Officer di Zegna, che ha affrontato il tema della dell’esperienza d’acquisto del consumatore di lusso, evidenziando l’evoluzione avvenuta nel corso degli anni.

Zegna ha sottolineato come, negli anni 2000, fosse comune che i venditori aspettassero semplicemente che i clienti entrassero nel negozio. Oggi l’esperienza di acquisto è cambiata radicalmente: si punta ad un approccio customer-centric con un livello di personalizzazione estremo

Un esempio di questo approccio è ZEGNA X, un nuovo ecosistema digitale che rivoluziona il concetto di retail tradizionale. Grazie alla collaborazione con Microsoft, ZEGNA X presenta un innovativo configuratore in 3D che collega i negozi fisici ai canali digitali.
Questo strumento permette agli utenti di creare fino a 49 miliardi di combinazioni uniche di abiti e stili, che possono essere realizzati su misura e spediti in tutto il mondo in meno di quattro settimane.

Photos courtesy Zegna

L’obiettivo è ancora quello di portare il cliente in negozio, dove tramite un sistema di messaggi, viene suggerito il capo giusto per lui, anche in base agli acquisti precedenti. In questo modo, il cliente non perde la bellezza dell’acquisto in store e si evitano gli sprechi.
A proposito di sostenibilità, Zegna ha anche menzionato l’importanza di utilizzare materiali di alta qualità e di recuperare i filati nei processi produttivi “use the existing”, promuovendo così il riciclo e adottando un’etica aziendale responsabile.

Piacere, mi chiamo Arianna Gambaro e gestisco uno studio specializzato nella comunicazione online per business di lusso. Affianchiamo aziende, imprenditori e hotel aiutandoli a raccontare online tutta la bellezza della loro offerta.

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