Allenare la creatività. Cosa ho imparato disegnando il niente

(2 min di lettura)
Divagazioni

Allenare la creatività

Mi è sempre piaciuto disegnare e la fine del disegno divertente

Per molto tempo mi è piaciuto disegnare.
Sono sempre stata circondata da quadri e pennelli. Mia madre insegnante di educazione artistica, ora felicemente in pensione, non ci ha mai fatto mancare in giro per casa tele, tempere e colori. C’è stato il periodo dei colori ad olio, poi quello delle ceramiche, poi gli acquerelli, poi il trompe-l’oeil… insomma sono cresciuta tra l’odore di acquaragia e i cavalletti. Per un certo periodo, mossa dal senso di emulazione, ho disegnato e scarabocchiato anch’io, poi il nulla.
Le scuole medie prima e il il disegno tecnico del Liceo scientifico poi, hanno ufficialmente decretato la fine delle mie velleità artistiche.

Disegnare il niente

Quest’autunno, mossa dal desiderio di allenare la mia creatività e alla ricerca di nuovi stimoli, mi sono iscritta a due corsi: uno di disegno e l’altro di scrittura. Al corso di disegno ho partecipato una domenica di fine settembre, in occasione dello Scarabocchi Festival di Novara organizzato dalla rivista Doppiozero e dal Circolo dei lettori di Torino.

Disegnare il niente, Alessandro Bonaccorsi

Il laboratorio “Disegnare il niente”con Alessandro Bonaccorsi è stato dopo tanto tempo, un’occasione per riprendere in mano un pennarello per il solo gusto di disegnare.
Come dice il titolo stesso, abbiamo disegnato il niente: punti, linee, scarabocchi, disegni automatici, fogli bianchi, pagine di quotidiani, lavori di gruppo e individuali, con e senza musica…
Alessandro ci ha raccontato che le persone adulte tendono a bloccarsi e a disegnare sempre meno: “chi parla male continua, chi scrive male continua, chi disegna male, smette”.

La giornata è stata una piacevole occasione per mettere da parte la razionalità e concedersi ad una serie di esercizi e scarabocchi.

Ho imparato che è possibile slegare il disegno dall’idea di voto e dall’ansia del risultato e riscoperto che è ancora possibile disegnare per il puro piacere di disegnare senza pensare troppo se si è bravi o meno.
Lasciare semplicemente scivolare il pennarello sul foglio, riappropiandosi del proprio tempo è stato un modo semplice e liberatorio di allenare la creatività.

L’orchestra improvvisata di noi disegnatori

Per approfondire…
il Corso di Disegno Brutto con Alessandro Bonaccorsi

Piacere, mi chiamo Arianna Gambaro e gestisco uno studio specializzato nella comunicazione online per business di lusso. Affianchiamo aziende, imprenditori e hotel aiutandoli a raccontare online tutta la bellezza della loro offerta.

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