C’era una volta una piccola freelance di nome Ella. Ella viveva tranquilla nel paese di Piva circondata da tanti freelance ma Ella era molto timida e raramente usciva di casa o proferiva parola.
Ella però amava ascoltare le storie, soprattutto quelle antiche tramandate di bocca in bocca. Le preferite di Ella erano quella del tale che parlava, parlava e parlava così tanto e così bene, che tutti i Clienti cadevano ai suoi piedi. E poi c’era quella del tale che trasformava in lingotti d’oro tutte le idee ed i progetti che toccava. Ella viveva sognando di diventare come loro e anche un po’ più alta, a dire il vero, ma per il momento si accontentava di seguire piccoli progetti gentili senza avere bisogno di disturbare nessuno.
In un caldo giorno d’estate però la quiete di Ella e del paese dei freelance, venne spezzata dall’arrivo della temibile Lista la Commercia e dei 24 Effe, suoi scagnozzi. Fu così che il terrore dilagò nelle vie ciottolate di Piva e montagne di scartoffie cominciarono ad accumularsi sulle scrivanie dei freelance. I Clienti smisero di sorridere e divennero pochi e diffidenti, qualche freelance decise di abbandonare Piva e di cercare libertà altrove, altri cominciarono ad appendere manifesti fuori dalle finestre.
Ella si lamentò molto, si pettinò la chioma e si lamentò di nuovo. Stava molto bene a Piva e non aveva intenzione di andarsene ma sapeva che Lista la Commercia e i 24 Effe sarebbero tornati presto.
Così prese coraggio e decise di recarsi nel boschetto alla ricerca di Clienti, come aveva visto fare ad altri freelance. Portò con sé la sporta e le scarpe comode e si mise a cercare nell’erba fitta. Cercò per ore ed ore. E le ore divennero presto giorni ma nulla: i Clienti o scappavano veloci o erano già contesi in duello da altri freelance.
Allora la domenica successiva indossò il vestito buono e si recò nella piazza di Piva. Un passetto alla volta si mostrò alla gente senza passare raso muro e senza nascondersi dietro ai rampicanti come era solita fare. Rispose persino quando le parlarono e pensò che i lamenti che sentiva fossero simili ai suoi, il che non era poi così male.
Scrisse molto nei giorni successivi e pianificò un viaggio verso il fiume, in un territorio al limitare dei confini di Piva. Sulla strada incrociò altri freelance di passaggio, qualcuno cominciò a salutare quella freelance così bassa e dalla chioma così folta.
Una volta giunta al fiume era quasi sola e un po’ impaurita. Non c’era l’erba fitta che aveva trovato nel boschetto, ma una distesa di piante basse e molte rocce.
Strinse un po’ più forte la sporta e si mise a fare una cosa che le riusciva bene: ascoltare. E ascoltando tra il rumore del fiume e il brusio dei Clienti, cominciò ad abituarsi a quel nuovo posto. Dopo avere ascoltato tutti i rumori, Ella cominciò a cercare e, mentre cercava, sussurrava parole dolci. I suoi sussurri si trasformarono presto in una canzoncina cadenzata. Qualche Cliente incuriosito cominciò ad uscire dalla radura per vedere chi cantasse quella melodia. Ci vollero pazienza e molte canzoni ma dopo qualche giorno Ella fece ritorno a Piva con un Cliente nella sporta.
Aveva male alla gola talmente aveva cantato ma era serena e più sicura di sé: salutava chi incontrava lungo il sentiero e sapeva che a casa l’aspettava una scodinzolante Fatturella. E in cuor suo era certa che al ritorno di Lista la Commercia e dei 24 Effe avrebbe avuto un po’ meno paura.
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[*Ogni riferimento a persone esistenti, animaletti scodinzolanti o a fatti realmente accaduti è puramente casuale]
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